700.000.000 di bollicine stappate nel 2018

Tra mercato estero ed interno il 2018 ha visto consumare complessivamente 700 milioni di spumanti italiani.

Una cifra che conferma il momento positivo delle bollicine che registrano un + 4,5% rispetto all’anno precedente in Italia.

Si conferma al primo posto assoluto il Regno Unito con una cifra da capogiro: 124 milioni di bottiglie delle quali 115 di prosecco.

Ma il dato più importante è che il 95,5% della produzione è stato fatto con il metodo italiano o Charmat e solo il 4,5% con il metodo classico.
Ora vediamo le due differenze:

Il metodo Charmat o Martinotti: nel quale una miscela di lieviti e zucchero viene aggiunt al vino, successivamente trasferito in un autoclave per iniziare la seconda fase di fermentazione che mediamente dura tra 1 e 6 mesi. I vini vengono successivamente filtrati attraverso un filtro resistente all’alta pressione per la rimozione di eventuali depositi. A questo punto si passa al “Dosage” dove viene aggiunta una miscela di zucchero e vino prima di finire in bottiglia.

Il metodo Classico o Champenoise: quando il vino ha completato un prima fermentazione, viene creata una miscela o “cuvée” con una selezione di vini base. I vini vengono imbottigliati insieme a lieviti e zucchero per iniziare la seconda fermentazione che a differenza della prima ora avviene direttamente in bottiglia. Il vino viene lasciato riposare per un periodo compeso tra 6 e 30 mesi e le bottiglie vengono ruotate ed inclinate per favorire il deposito di residui nel collo. Al termine del processo vengono stappate per eliminare le fecce. A questo punto per compensare quanto perso in precedenza alle bottiglie viene aggiunto il Liqueur d’Expedition.

Per concludere con il Metodo Martinotti otteniamo sicuramente vini leggeri, aromatici e fruttati, perfetti per l’apertitivo; con il Metodo Classico invece abbiamo vini strutturati, delimitati da bollicine persistenti e fine. Ma la vera differenza sta nella fase di riposo di quest’ultima che dona al vino un corpo deciso e il sentore di lieviti.

Ultimi arrivi – 1999 André Ziltener Lirac Les Pierides Chateau a Chambolle

Si è conclusa l’ultima asta online, dove ci siamo aggiudicati un vino francese a dir poco raro e strepitoso.

Vi mostriamo in anteprima la foto dove potete ammirare i dettagli di questa bottiglia da “collezione”.

Parliamo dell’André Ziltener Lirac Les Pierides Chateau a Chambolle annata 1999, praticamente introvabile.

Un vino da degustare e abbinare con selvaggina ma Hamici consiglia, per un connubio perfetto l’agnello arrosto.

Sassicaia 2015 – Miglior vino del Mondo 2018

Tutti ne parlano, è il tormentone del momento, e Hamici non poteva che acquistare il vino definito da Wine Specator migliore del Mondo.

Denominazione: D.O.C. Bolgheri Sassicaia
Prima vendemmia: 1968
Uvaggio: 85 % Cabernet Sauvignon 15 % Cabernet Franc
Grado alcolico: 14,00%

Ora passiamo alla degustazione

Esame visivo: Limpido, un colore rosso rubino con riflessi granati, consistente.

Esame olfattivo: Intenso, complesso, qualità fine. Note di confettura, balsamico, erbaceo, mentolato.

Esame gusto-olfattivo: Secco, abbastanza caldo, abbastanza morbido, abbastanza equilibrato, intenso, persistente, qualità eccellente. Abbastanza fresco, abbatsanza tannico, abbatsnza sapido. Un vino di corpo.