Sassicaia 2016 100/100 34 anni dopo

Era stato lui a far conoscere al mondo il vino delle terre di Bolgheri, e 34 anni dopo, Robert Parker, uno dei critici più influenti al mondo, ha di nuovo assegnato il punteggio massimo 100/100.

Stiamo parlando del rosso per eccellenza Sassicaia annata 2016.

Il fondatore di Wine Advocate ha premiato un altro gioiello della famiglia Incisa della Rocchetta. Quindi possiamo definire sicuramente un momento memorabile per il Sassicaia che lo ha visto premiato ben due volte (leggi qui) quest’anno.

Ma andiamo alle origini per capire come da queste terre possano nascere dei vini di spessore e piazzarsi sempre ai vertici di tutte le classifiche mondiali. La storia nasce nel lontano 1920 quando Mario, spesso ospitato dai Duchi Salviati a Migliarino, assaggiò un vino da loro prodotto derivato da vitigni del Monte Vecchiano. Fu subito colpito da un bouquet che richiamava fortemente un veccho Bordeaux, così il derivato di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc fu impiantato nelle terre toscane generando quello che oggi è uno dei vini più pregiati del mondo.

700.000.000 di bollicine stappate nel 2018

Tra mercato estero ed interno il 2018 ha visto consumare complessivamente 700 milioni di spumanti italiani.

Una cifra che conferma il momento positivo delle bollicine che registrano un + 4,5% rispetto all’anno precedente in Italia.

Si conferma al primo posto assoluto il Regno Unito con una cifra da capogiro: 124 milioni di bottiglie delle quali 115 di prosecco.

Ma il dato più importante è che il 95,5% della produzione è stato fatto con il metodo italiano o Charmat e solo il 4,5% con il metodo classico.
Ora vediamo le due differenze:

Il metodo Charmat o Martinotti: nel quale una miscela di lieviti e zucchero viene aggiunt al vino, successivamente trasferito in un autoclave per iniziare la seconda fase di fermentazione che mediamente dura tra 1 e 6 mesi. I vini vengono successivamente filtrati attraverso un filtro resistente all’alta pressione per la rimozione di eventuali depositi. A questo punto si passa al “Dosage” dove viene aggiunta una miscela di zucchero e vino prima di finire in bottiglia.

Il metodo Classico o Champenoise: quando il vino ha completato un prima fermentazione, viene creata una miscela o “cuvée” con una selezione di vini base. I vini vengono imbottigliati insieme a lieviti e zucchero per iniziare la seconda fermentazione che a differenza della prima ora avviene direttamente in bottiglia. Il vino viene lasciato riposare per un periodo compeso tra 6 e 30 mesi e le bottiglie vengono ruotate ed inclinate per favorire il deposito di residui nel collo. Al termine del processo vengono stappate per eliminare le fecce. A questo punto per compensare quanto perso in precedenza alle bottiglie viene aggiunto il Liqueur d’Expedition.

Per concludere con il Metodo Martinotti otteniamo sicuramente vini leggeri, aromatici e fruttati, perfetti per l’apertitivo; con il Metodo Classico invece abbiamo vini strutturati, delimitati da bollicine persistenti e fine. Ma la vera differenza sta nella fase di riposo di quest’ultima che dona al vino un corpo deciso e il sentore di lieviti.

Parmigiano Reggiano Luglio ’89

Ebbene si, abbiamo scovato una specialità alimentare che merita e sicuramente avrà un seguito nel nostro blog.

Stiamo parlando di due forme di parmigiano Reggiano targate Luglio 1989 e Giugno 1992.

A parlarcene è stato il Maestro Luminare del settore nonchè
Mario Clelio Corradi, docente e formatore all’Università dei Sapori a Perugia e proprietario del celebre negozio “La Casa del Parmigiano” di San Ercolano dal 1957 al 2004, fiore all’occhiello nel settore per la nostra Regione.

Sopra il parmigiano Luglio 1989 sotto la forma Giugno 1992 del Maestro
Mario Clelio Corradi

Prodotto con latte vaccino crudo, parzialmente scremato per affioramento, senza l’aggiunta di additivi e conservanti.

352 mesi di stagionatura.

Si vocifera che a breve si potrà anche degustare ed il nostro staff sarà li per documentare e riportarvi tutte le curiosità.

Ultimi arrivi – 1999 André Ziltener Lirac Les Pierides Chateau a Chambolle

Si è conclusa l’ultima asta online, dove ci siamo aggiudicati un vino francese a dir poco raro e strepitoso.

Vi mostriamo in anteprima la foto dove potete ammirare i dettagli di questa bottiglia da “collezione”.

Parliamo dell’André Ziltener Lirac Les Pierides Chateau a Chambolle annata 1999, praticamente introvabile.

Un vino da degustare e abbinare con selvaggina ma Hamici consiglia, per un connubio perfetto l’agnello arrosto.

Stiamo per degustare il “Cinco Jotas”

Un’alimentazione sana all’insegna del Bio a base di ghianda caratterizza il suino 100% Iberico, ritenuto dal mondo dei buongustai e gourmet tra i top player di gamma.

Questo prosciutto richiama sapori e saperi antichi di oltre 100 anni, precisamente vecchi artigiani della zona di Jabugo, che hanno trasmesso la loro conoscenza a tutta la nazione, dando vita ad un prodotto artigianale di altissimo livello.

E’ caratterizzato da un sapore forte ed intenso, stagionato in maniera lenta e naturale nei pascoli della Sierra Morena, dove assorbe tutti gli aspetti climatici della zona generando così un’eccellenza culinaria.

Restate aggiornati che nei prossimi giorni degusteremo questo prodotto!

 

 

Primo concorso Nazionale per taglio di prosciuttoa coltello

Domenica 18 novembre si è svolto a Roma il “Primo concorso Nazionale per taglio di prosciuttoa coltello” che ha visto coinvolto Valerio in prima persona.

Il prosciutto tagliato a mano ha un sapore totalmente diverso da quello tagliato a macchina. La consistenza della fetta è perfetta e viene preservato aroma e gusto.

DOPO LA PERFORMANCE DI DOMENICA HO AMICI CHE VENGONO APPOSTA PER FARSI TAGLIARE IL PROSCIUTTO A COLTELLO!!! Fabio Gaggi com’eeeeee!! E tu Emanuele Palmerini che lavoro fai??? 😬😬😬😬 #maialeallevatoaghiandatantaroba #TUTTOMERITODIPEPPEVESSICCHIO

Pubblicato da Valerio Peruccaccia su Sabato 24 novembre 2018

Sopra il video di Valerio all’opera all’Ipercoop di Perugia. Sotto una foto scattata durante la gara.

Sassicaia 2015 – Miglior vino del Mondo 2018

Tutti ne parlano, è il tormentone del momento, e Hamici non poteva che acquistare il vino definito da Wine Specator migliore del Mondo.

Denominazione: D.O.C. Bolgheri Sassicaia
Prima vendemmia: 1968
Uvaggio: 85 % Cabernet Sauvignon 15 % Cabernet Franc
Grado alcolico: 14,00%

Ora passiamo alla degustazione

Esame visivo: Limpido, un colore rosso rubino con riflessi granati, consistente.

Esame olfattivo: Intenso, complesso, qualità fine. Note di confettura, balsamico, erbaceo, mentolato.

Esame gusto-olfattivo: Secco, abbastanza caldo, abbastanza morbido, abbastanza equilibrato, intenso, persistente, qualità eccellente. Abbastanza fresco, abbatsanza tannico, abbatsnza sapido. Un vino di corpo.

Valerio e il taglio d’artista

Il nostro staff e nello specifico Valerio è stato impegnato alla manifestazione che si è svolta Roma.

“Tagliatori di prosciutto al coltello” è questo il titolo dell’ esperienza che lo ha visto impegnato in prima persona.

Si è trattata di una vera e propria gara a colpi di coltello e l’esperto salumiere si è piazzato 5° a livello Nazionale.

A breve approfondimenti e foto della giornata.